“Nata con i piedi nel sangue” è il secondo romanzo breve
dell’autrice veneta Elisabetta Bilei. I protagonisti della storia sono la
coppia formata da Claudia e Francesco e la voce narrante è la loro figlia che
vede il mondo dall’interno del grembo materno. Il racconto è una sorta di
diario che riflette le emozioni della figlia trasmesse direttamente dalla
madre.
La storia inizia con il concepimento della bambina e con
la successiva felicità dei genitori perché, dopo molti rapporti con esiti
negativi, sono riusciti a coronare il loro sogno. La bimba racconta le storie
dei genitori: Claudia deve combattere con i fantasmi del passato: la scomparsa
del padre e la morte per anoressia della migliore amica; Francesco deve
riflettere sulle sue responsabilità e lasciare l’idea straziante che non sarà
un buon padre. Tutti i fatti che si succedono vengono commentati dalla bambina
che impara a conoscere il carattere dei genitori e delle persone che le stanno
attorno. Proprio mentre Claudia e Francesco riescono a superare gli ostacoli
che tanti li affliggevano, li travolge il tragico episodio a cui allude il
titolo del libro…
Gabriella Borsetto
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